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lunedì 28 marzo 2011

biscotti siciliani pasquali (Viscotta cà liffia)

Penso che ormai si sia capito quanto mi piacciano i piatti di tradizione regionale... questi biscotti mi hanno colpito perchè mi ricordano molto le ciambelle liguri che un tempo si usava appendere alle palme nella ricorrenza appunto della benedizione delle Palme. Non avendo trovato la ricetta di queste ciambelle , ho provato queste prese da un blog di una ragazza siciliana giovane , che cucina benissimo ricette tradizionali e non. Se non conoscete questo blog, vi suggerisco un giretto. Vi lascio il link della sua ricetta originale, perchè io l'ho modificata un pochino.http://piccoloricettario.blogspot.com/2011/03/viscotta-ca-liffia-biscotti-con-la.html

  • .250 gr. farina 00
  • 100 gr. burro
  • 100 gr. zucchero
  • 1 uovo intero
  • mezza bustina lievito per dolci
  • 4-5 chiodi di garafano pestati nel mortaio
  • un pochino di cannella
  • un bicchierino di liquore all'anice (sassolino)
Impastare il tutto, dare la forma della ciambella, sistemare in teglia con carta forno, pennellare con latte ed aggiungere granella colorata. Forno 180° per un quarto d'ora.

A chi ama i gusti speziati, consiglio di provarli, sono ottimi.
Non ho messo la glassa, per non renderli eccessivamente dolci... però sicuramente il risultato sarà ancora migliore.

mercoledì 23 marzo 2011

Ravioli di patate e gamberi al pesto


Quanto mi piacciono i contest!!!! sono così stimolanti! e poi questo di Stefania http://noidueincucina.blogspot.com/2011/03/il-contest-colori.html, lo trovo così allegro e giovane con tutti quei colori che solleticano la fantasia per trovare il piatto giusto da fare.  Per me , partecipare ad un contest è come preparare un piatto da portare in omaggio a casa d'altri, quindi cerco di fare del mio meglio!

Allora, passiamo alla ricetta di questi ravioli delicati e grintosi nello stesso tempo e naturalmente io partecipo per il colore verde.

dose per 4 persone
  • per la pasta:
  • 300 gr. farina
  • 3 uova
Vi avanzerà un pochino di pasta ( fate due tagliatelle)

Ripieno:
  • 3 patate grandi del tipo da gnocchi ( devono essere belle asciutte e farinose dopo la cottura)
  • 2 etti gamberi
  • 1 uovo intero
  • grana grattuggiato
  • origano
  • olio evo
  • pepe e sale
far bollire le patate con la buccia e quando cotte passarle allo schiacciapatate, far bollire i gamberi per poco perchè fanno presto a cuocere e tritarli solo con un colpetto di mixer (non deve essere una poltiglia, si devono sentire), e agg. alle patate, poi l'uovo, il grana, l'origano, olio, sale, pepe.


Formare i ravioli e condirli con un buon pesto. Non ho messo la ricetta del pesto perchè penso lo sappiamo fare tutti , comunque la riuscita è assicurata solo con il nostro basilico ligure!



Con questo ripieno ne sono venuti circa 50.

lunedì 21 marzo 2011

taglierini al nero di seppia con gamberi e....



Un primo delicato dove la fa da padrone il taglierino al nero di seppia, una pasta particolare profumata che dà una marcia in più a tutti gli altri ingredienti.

  • Taglierini al nero di seppia
  • Scalogno
  • Noci
  • Gamberi
  • Fagiolini
  • Pomodorini
  • Brandy
  • panna da cucina
Far cuocere al dente un pugno di fagiolini.
Soffriggere lo scalogno ed aggiungere un manciata di noci tritate in modo grossolano,poi i gamberi puliti , un pezzetto di dado di pesce, un pò di brandy e far evaporare. Aggiungere i fagiolini al dente, i pomodorini e far saltare, per ultimo aggiungere un pò di panna da cucina . Non ho messo le quantità perchè credo sia facile stabilirle a seconda di quanti commensali avete.Una bontà! 


mercoledì 16 marzo 2011

fette biscottate con lievito madre



eh sì, ormai sono anch'io lievito madre dipendente! oltre al pane che faccio abitualmente, ho fatto una focaccia favolosa che poi posterò. E' da un pò di tempo che volevo fare le fette biscottate, e girando per il web, sono arrivata ad un blog che mi piace molto, perchè Sara, elabora cose buonissime coi lievitati, la sua ricetta mi ha molto ispirato nella sua semplicità, perchè alla fine , gira che ti rigira, il trucco è nell'impastare bene e nel fare lievitare tanto, vi lascio il link di questo blog, così magari ci fate anche voi un girettohttp://www.dipastaimpasta.it/2011/03/fette-biscottate-con-lievito-madre.html, comunque trascrivo anch'io la ricetta, così mi rimane:

500 gr. farina 0
180 gr. lievito madre
230 gr. acqua tiepida
60 gr. zucchero di canna
1 albume
1 cucchiaio malto d'orzo
4 cucchiai olio evo ( io ho usato semi perchè coi lievitati lo preferisco)
5 gr. sale

Rinfrescare il lievito madre la sera prima. Sciogliere il malto in una parte di acqua tiepida , scioglierci anche il lievito, agg. farina zucchero, olio, albume ed il resto della farina. Incominciare ad impastare ed aggiungere il sale. io ho impastato a mano perchè mi piace, ma potete volendo, usare la planetaria. L'impasto finale deve risultare liscio. Se non vi viene, fate riposare la pasta qualche minuto, riprendete a lavorare l'impasto, vedrete che per incanto si formerà liscio. Far lievitare 3 ore nel forno spento con luce accesa. Riprendere l'impasto e farci le pieghe, dopodichè di nuovo a lievitare per un'ora coperto. Riprendere nuovamente l'impasto e formare filoni da mettere nello stampo da p. cake. Mettere nuovamente a lievitare per 4 -5 ore Io sinceramente non pensavo che crescesse così dopo l'ultima lievitazione, ero strabiliata!!! guardate che roba!!
Infornate a 180° (forno portato a temperatura) per 40-45 min (io ho messo il forno a 170 perchè il mio dà di quelle strinate!!!) . Lasciare raffreddare tutta la notte ed il giorno dopo affettare e tostare in forno a 140°

la prossima volta userò uno stampo più grande, guardate che orecchie da topolino!!, sì devono esserci, ma le mie sembrano quelle di dumbo !!!! voi che ne dite???

Sono troooooooooppo soddisfatta!!! grazie Sara!

domenica 13 marzo 2011

faraona ripiena con prugne


La faraona mi piace in tutti i modi, avendo anche la fortuna di poterla avere nostrana, vi assicuro che ha un gusto così particolare, che il pollo anche se nostrano, passa in secondo piano. Io la cucino in due modi, così ripiena con le prugne ed altro, e con l'uva, più raffinata e delicata, che posterò in un altro momento.

La mia vita, molto dinamica, non mi lascia molto tempo per i convenevoli, ma vi assicuro che sono una persona aperta, allegra, rompiballe, pizzichina, estremamente pratica, pronta alla lite e pronta a perdonare etc etc etc . Queste due righe solo per farvi sapere che se non mi dilungo nell'esporre i miei momenti, le mie giornate, i miei punti di vista è ............... proprio perchè non ho tempo..............e ci tengo anche a precisare che i vostri premi li apprezzo tantissimo, ma mi rimane molto difficile dare un seguito a tutto ciò. Questo mese il lavoro è ancora a rilento, il tempo è inclemente, si passa, dal gelo, alla neve, alla pioggia, insomma è l'adorabile inverno che ti fa rilassare, godere la casa, e che ti fa poi desiderare il sole ...  dal mese di aprile si prevede un aumento del lavoro che si protrarrà sino alla fine delle feste natalizie, quindi vi prego di scusarmi se spesso e volentieri non riuscirò a commentare i vostri post, ma questo non vorrà dire che non vi seguirò!

Ricetta:

Una faraona

per il ripieno:

100 gr. pancetta
una cipolla
50 gr. burro o olio
6-7 prugne secche denocciolate
pane secco
latte
prezzemolo
sale
pepe

Mettere a bagno nel latte il pane, 3 - 4 fette (non usate il pangrattato non dà la stessa morbidezza), tritare nel mixer la pancetta con la cipolla e far rosolare con olio o burro, aggiungere il pane strizzato, le prugne, il sale il pepe ed il prezzemolo. Riempire con questo composto ben rosolato la faraona. e cucire bene con spago per alimenti.

Far cuocere in forno a 180° per un'ora e mezza ( se nostrana anche due),salarla e  bagnarla con vino bianco quando ha già preso colore. Continuare la cottura, bagnandola sempre con il suo sugo così rimane morbida. 

Nota bene, una volta cotta, tagliarla a pezzi ed il ripieno di accompagnamento ( che una volta aperta la farona risulterà come bollito), farlo un pò abbrustolire in padella e servirlo di accompagnamento con le patate. 



  

giovedì 10 marzo 2011

Ravioli di carciofi con salsa di noci


Sono venuti così delicati, che li ripeterò di sicuro. I carciofi usati sono quelli con le spine, sicuramente sardi, perchè i liguri sono pressochè introvabili qui in montagna. Io non so voi, ma per me un bel piatto di ravioli fatti in casa e ben conditi, è il massimo.

Ricetta:

4 carciofi
scalogno
un pugno di funghi secchi
ricotta
grana grattuggiato
maggiorana
olio pepe dado

Pulire bene i carciofi, farli a fettine e metterli a bagno con un pò di succo di limone .

Far rosolare lo scalogno con un pò d'olio aggungere i carciofi a fettine, un pugno di funghi ammollati e tritati,
 un dado, un pò d'acqua e far cuocere ed asciugare. Tritare poi sul tagliere con la mezzaluna, non usare il mixer, perchè diventa una poltiglia.

aggiungere un etto di ricotta ( quella adatta ai ripieni - più corposa)
1 uovo intero - grana grattuggiato
sale, pepe, maggiorana

preparare la pasta con
500 gr. farina - 5 uova - volevo aggiungere che a me la pasta ripiena non piace troppo sottile e molle,
mi piace bella corposa.

con questa quantità sono venuti circa 70 ravioli, col resto della pasta ho fatto  i taglierini



Condire con salsa di noci.

ricetta:

2 etti noci
una manciatina di pinoli
olio
sale
pepe
grana grattuggiato
maggiorana
panna da cucina

tritare noci e pinoli nel mixer, agg. grana gratt. olio , sale e pepe, maggiorana tritata. Diluire con acqua bollente, sino alla giusta cremosità, in ultimo io aggiungo sempre un pochino di panna da cucina.



domenica 6 marzo 2011

Chiffon Cake al cioccolato


ah come mi è piaciuto fare questo dolce !!! ho sempre amato quelle torte americane alte e farcite anche se in cuor mio pensavo fossero una bufala, insomma alla fine hanno un chè di finto, invece no........ sono buonissime e super morbide. Dovete sapere che a Natale la mia amica Dauly, sapendo che lo cercavo, mi ha regalato il giusto contenitore per la cottura di queste torte.  Pensavo di fare la Angel cake, ma dato che la ricetta prevede solo albumi, ho deciso per la Chiffon perchè prevede anche i tuorli ( così da buona ligure non si spreca niente!). A fare questa torta sono stata stimolata dal contest di Crysiana, che ha un blog molto molto interessante, vi suggerisco un giretto...http://farina-del-mio-sacco.blogspot.com/2011/02/il-mio-primo-contestla-fabbrica-di_10.html , ho farcito la torta, bagnandola un pò con succo delle amarene Fabbri, che adoro, panna e amarene.  Sicuramente questa è la prima in assoluto, ma prevedo che ne farò altre, sbizzarendomi con la farcitura. La ricetta l'ho presa sul web, e devo dire che il risultato è più che soddisfacente. La torta è morbidissima e umida anche senza farcitura. Manca uno strato, l'ho mangiato a colazione, perchè non avevo più panna. Quindi la torta può essere a 4 - 5 strati.


ricetta :

285 gr. farina 00
300 gr. zucchero
6 uova formato XL
(totale peso albumi 340 gr. - quindi se non bastano 6 agg.)
195 ml acqua
120 gr. olio semi
1 bustina lievito per dolci
1 bustina cremor tartaro
se come in questo caso ... al cioccolato .. 140 gr. cacao metà amaro e metà dolce
scorza limone gratt.
essenza vaniglia o 2 bustine vanillina
un pizzico di sale
Mettere in ciotola farina, zucchero, lievito, sale, olio, tuorli, acqua, aroma vaniglia e miscelare per bene con lo sbattirore. A parte montare i bianchi d'uovo col cremor tartaro (io l'ho trovato in erboristeri). Aggiungere i bianchi montati all'impasto, poco per volta.
forno 160° per 50 min. poi passare la temperatura a 175 per altri 10 min.

Sistemare la teglia incastrata sopra il collo di una bottiglia e far raffreddare il dolce.

quando è freddo, con una lama staccare leggermente la torta dalla teglia e porre il contenitore sopra un piatto. il dolce scenderà da solo.
Nota bene:

la teglia non va unta.

giovedì 3 marzo 2011

la Capponada (Liguria)




E' un piatto  di origine marinaresca. E' molto versatile, può essere un antipasto, oppure un piatto unico.L'abbinamento mare -terra è tipico della cucina ligure. Un ingrediente fondamentale di questo piatto, un tempo , era il filetto di Delfino (musciamme) ora giustamente proibito. Al suo posto si può usare sia il filetto di tonno che la bottarega a fettine. I pescatori un tempo, consumavamo questo piatto (che non ha bisogno di cottura) a bordo dei pescherecci, durante periodi di pesca lunghi. Dalle mie parti, nella riviera ligure, sono ancora in uso le sagre dedicate alla capponada.  Con questo piatto partecipo nuovamente al contest "Alf ricettario" ideato da Manu,  Oggi cucina Manu, stavolta dedicato agli antipasti .



Ingrediente base: la galletta del marinaio, come da foto. Praticamente una galletta secca, saporita, da far rinvenire in acqua.

per 2 persone :

4-5 gallette,  strofinarle con aglio ( per chi gradisce) e bagnarle cn acqua per ammorbidirle, alcuni aggiungono anche un pò di aceto (io no)
qualche pomodoro maturo
4 acciughe sotto sale, ben pulite
una  manciata di olive taggiasche
una  manciata di capperi
origano
prezzemolo
3 uova  sode
filetto di tonno affumicato a fettine
olio di oliva
sale
Condire il tutto con del buon olio.